TOMMASOARCANGIOLIARCHITETTO

Piazza della Scala è uno degli spazi pubblici più rappresentativi della città di Milano. La sua storia e la rappresentatività data dagli edifici emblematici che ne costituiscono le quinte, unita al nuovo ruolo baricentrico nell’offerta museale della città, auspicano per la piazza un destino di maggiore prestigio e riconoscibilità. Piazza della Scala non è semplicemente uno spazio urbano, ma un luogo capace di narrare l’identità collettiva di una città.  Consapevole di tale valore, il progetto di risistemazione di Piazza della Scala, si assume la responsabilità di incarnare la storia del luogo, proiettandola verso un futuro dove lo spessore culturale della città possa fondersi con i nuovi paradigmi di qualità, sostenibilità, eleganza, di cui Milano è diventata protagonista internazionale. Mantenendo gli elementi architettonici capaci di dare continuità al carattere ottocentesco dello spazio, il progetto avanza un’ipotesi inedita. I progetti precedenti hanno sempre cercato di definirne in modo chiaro il limite, polarizzandone la percezione in un baricentro gravitante attorno al monumento di Leonardo Da Vinci. Il progetto proposto, al contrario, espande la piazza sino ai limiti fisici dati dalle quinte architettoniche con una nuova pavimentazione capace di assorbire al suo interno ambiti pedonali e carrabili in un'unica entità ibrida. I limiti, i salti di quota, i marciapiedi, la segnaletica stradale, viene rimossa per ripartire da  un palcoscenico neutro su cui ristabilire una nuova scena, con nuovi e vecchi “attori” capaci di raccontare le storie della tradizione, ma anche immaginare una più attiva partecipazione di questo luogo alla vita della città.

 Il palcoscenico - La pavimentazione è stata studiata come un pattern omogeno a fasce, caratterizzato da una trama simile a un tessuto spigato di lastre di porfido verde e grigio. Le fasce assumono la direzionalità della galleria Vittorio Emanuele, con l’esplicito obiettivo di individuare una continuità tra Galleria, Piazza Duomo e Piazza della Scala, individuando nella statua di Leonardo, posta sull’asse longitudinale della Galleria, l’origine di tutto il disegno.

Le fasce, sottolineate da sottili linee di granito grigio, rendono lo spazio unitario e caratterizzano tanto l’ambito pedonale che quello carrabile. Obiettivo del progetto è, infatti, quello di ottenere una coesistenza armoniosa tra persone e automobili senza dover ricorrere a segnaletica intimidatoria o a premurose barre protettive. In tutta l’area della piazza sarà difatti prevista una velocità massima di 20 Km/h, nell’ottica di una generale interpretazione dello spazio come luogo a priorità pedonale.

 La scena - La geometria della piazza è attualmente articolata dagli allineamenti degli edifici prospicienti, che contribuiscono a renderne difficoltosa la lettura. Il progetto, per garantire una maggiore comprensibilità dello spazio della piazza, ha scelto di spostare gli alberi dell’attuale aiuola centrale, raggruppandoli, con nuove piantumazioni  in due filari con giacitura speculare a quella del Palazzo della Banca Commerciale. In tal modo si viene a configurare una nuova simmetria, data dagli elementi artificiali e naturali, con asse perpendicolare alla facciata della Scala.

 Gli “attori” - La nuova scenografia della piazza è stata costellata da nuovi “attori” urbani, che assieme al  monumento a Leonardo, ai quattro lampioni e alla fontana del Beltrami, vanno ad animare e rendere variamente fruibile il nuovo spazio urbano. Una grande panca lineare, un frammento di giardino all’italiana, una seduta circolare alla base della statua di Leonardo, un piccolo bosco abitato da sedie e una leggera pensilina su Largo Ghiringhelli, costituiscono nuovi attrattori, indifferenti alla geometria della pavimentazione, ma capaci di interpretarne l’uso quotidiano. I nuovi arredi contribuiscono inoltre per forma e posizione a separare i percorsi carrabili dagli spazi pedonali. La nuova scena, prettamente urbana, ma capace di privilegiare una mobilità dolce, ciclabile e pedonale, assieme ai nuovi elementi, crea un dispositivo urbano capace di ospitare nuove e infinite storie della città di Milano. 

Anno: 2015

Progettazione architettonica

2A+P/A con TommasoArcangioliArchitetto

Tipo: concorso pubblico

Programma: spazio pubblico

Ente banditore: Comune di Milano

 

Luogo: Milano, Italia